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Lo “Smart Readiness Indicator” è l’indice comune dell’UE per valutare la predisposizione degli edifici a utilizzare le tecnologie intelligenti, introdotto dalla Direttiva EU
sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD)

 

Lo Smart Readiness Indicator (SRI) è un indicatore unico condiviso da tutti i Paesi aderenti all’Unione Europea che ha come obiettivo la definizione di un metodo di calcolo per la classificazione del livello di “intelligenza di un edificio” sulla scorta di alcuni parametri.

La Direttiva Europea, attraverso l’EPBD- Energy Performance Building Directive,  ha modificato l’approccio tradizionale dei Paesi dell’Unione al tema dell’efficienza energetica, introducendo il concetto di gestione “intelligente” degli impianti e dei consum

La Commissione Europea ha anche lanciato una newsletter dedicata allo Smart readiness indicator (SRI), l’indicatore per valutare la predisposizione all’intelligenza degli edifici

L’obiettivo è guidare i paesi dell’UE e le parti interessate del settore dell’edilizia nell’attuazione della misura fornendo assistenza tecnica e informando sugli ultimi sviluppi.

Gli edifici sono il singolo più grande consumatore di energia nell’UE e rappresentano più di un terzo delle emissioni di gas serra. Un patrimonio edilizio ristrutturato e più moderno è quindi fondamentale per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici dell’UE.

Lo Smart Readiness Indicator svolge un ruolo chiave, perché incoraggia l’innovazione tecnologica e crea un incentivo per l’integrazione di innovative tecnologie intelligenti negli edifici.
Lo “Smart readiness indicator” è l’indice comune dell’UE per valutare la predisposizione degli edifici a utilizzare le tecnologie intelligenti, introdotto dalla Direttiva EU 2018/844 sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD).

SRI contribuirà ad aumentare la consapevolezza dei vantaggi che le tecnologie di costruzione intelligente apportano alla creazione di edifici sani, efficienti dal punto di vista energetico e confortevoli, anche tramite l’automazione degli edifici e il monitoraggio elettronico di riscaldamento, acqua calda, ventilazione e illuminazione.

Come è nato lo SRI

Lo Smart Readiness Indicator (SRI) per gli edifici è nato nell’ambito delle politiche energetiche e ambientali dell’Unione Europea, volte a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere la sostenibilità nel settore edilizio. L’idea di sviluppare l’SRI è emersa durante la revisione della Direttiva sull’Efficienza Energetica degli Edifici (EPBD), avviata nel 2016.

Nel 2017, la Commissione ha pubblicato un rapporto preliminare che definiva i principi di base e le metodologie per l’SRI. Dopo una serie di consultazioni con gli stakeholder e una fase di test pilota, il quadro per l’SRI è stato ufficialmente integrato nella revisione della EPBD, adottata nel 2018. L’SRI valuta vari aspetti degli edifici, tra cui la loro capacità di adattarsi in modo efficiente alle esigenze energetiche, integrare energie rinnovabili e interagire con gli utenti e la rete elettrica.

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