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G7: approvata la Carta di Venaria. Si va dallo stop a carbone al sostegno alle energie rinnovabili

Durante il G7 Clima Energia ed Ambiente di Torino, è stata approvata e sottoscritta dagli stati membri la carta di Venaria.

I punti principali

  • Progressivo abbandono dei combustibili fossili, la cui prima tappa è l’uscita dal carbone
  • favorire la crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia
  • promuovere la collaborazione dei G7 nel settore dell’energia da fusione
  • emanciparsi dalle rimanenti importazioni di gas russo
  • ridurre le emissioni di metano; aumentare la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche
  • eliminare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2
  • creare un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento
  • istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”

“Sono molto soddisfatto dei risultati del G7 e ringrazio le delegazioni per l’ottimo lavoro svolto” afferma il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto –  È importante che le grandi economie del pianeta assumano la responsabilità e l’onere anche finanziario di condurre la sfida per la transizione ecologica e per attuare un nuovo modello di sviluppo sostenibile”.

Il documento finale del Vertice, nel ribadire gli impegni già assunti nelle precedenti sessioni del G7, ne avvia la concreta e significativa attuazione.

I prossimi passi nella Carta di Venaria

In particolare sul fronte energetico, i Paesi G7 si sono impegnati a chiudere le proprie centrali a carbone entro la prima metà del prossimo decennio (2035 al più tardi).

In materia di rinnovabili per attuare l’impegno assunto alla COP 28 di triplicare la capacità di produzione al 2030, i G7 si sono impegnati a contribuire a sestuplicare la capacità degli accumuli di energia al 2030, portandola fino a 1.5 TW, a livello globale.

Per il nucleare, i paesi G7 hanno deciso di istituire un Gruppo di Lavoro sull’Energia da Fusione. Questo servirà per condividere le migliori pratiche ed esplorare le aree di cooperazione per accelerare lo sviluppo e la dimostrazione di impianti a fusione. Si incoraggia l’aumento degli investimenti privati e pubblici. ​

Ulteriori impegni sono:

  • la riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei carburanti fossili;
  • decarbonizzazione degli impianti industriali e hard-to abate ricorrendo alle tecnologie innovative tra cui CCS, l’idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano
  • promuovere la sicurezza di approvvigionamento delle materie prime critiche mediante la concreta attuazione del Piano previsto al G7 dello scorso anno.

Sono state inoltre confermate le diverse opzioni per la decarbonizzazione del settore stradale.

Cosa ha deciso il G7

Per la tutela e delle risorse naturali si è deciso di istituire la “Coalizione G7 sull’Acqua”. Rappresenta la prima iniziativa dei G7 sul tema e che potrà essere il luogo di discussione e di confronto.

Hanno deciso di incaricare  “l’Alleanza del G7 sull’Efficienza delle Risorse” di lavorare, entro la fine del 2024, allo sviluppo di una comune “Agenda volontaria sul Tessile e la Moda Circolari” tra governi, imprese, e stakeholder. Lo scopo è guidare il cambiamento all’interno dell’industria tessile e della moda contribuendo a combattere il fenomeno del “fast fashion” e i relativi impatti ambientali. Questa iniziativa è stata concordata anche con B7 IT, la riunione delle “Confindustrie” dei paesi del G7.

Conferme scelte assunte a livello internazionale

  • ribadire l’intenzione di perseguire l’obbiettivo di raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento riconoscendo il ruolo cruciale della finanza pubblica:
  • riconoscere che la risposta alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo passa necessariamente attraverso la mobilizzazione di tutti i flussi finanziari disponibili e l’utilizzo di una pluralità di strumenti finanziari e il coinvolgimento del settore privato;
  • impostare standard ambiziosi di qualità dell’aria tenendo conto delle linee guida più recenti dell’OMS;
  • implementare l’impegno come G7 a fermare l’inquinamento da plastiche, con particolare riferimento al mare e agli oceani, e a intraprendere azioni lungo tutto il ciclo di vita, dalla prevenzione dell’inquinamento da plastiche fino al riciclo, affrontando anche il tema delle microplastiche in termini di fonti, vie di trasmissione e impatti.

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